The Giants

The Giants

PRIMA DELLA VERSIONE 112 MINUTI CON SCENE INEDITE IN ITALIA

L’epica lotta per salvara l’amazzonia australiana

THE GIANTS esplora i destini intrecciati di alberi ed esseri umani in questo ritratto poetico ed emozionante dell’eroe popolare australiano, ambientalista e icona gay Bob Brown che ha imbrigliato il potere delle persone per portare la politica ambientale dai margini al centro del potere.

Come da una piantina ad un antico albero della foresta, THE GIANTS intreccia la straordinaria storia di Bob con il ciclo di vita degli monumentali alberi per cui sta lottando.

Epico e cinematografico, THE GIANTS è un capolavoro di attivismo che accende un dibattito urgente sul diritto della foresta a esistere e sfida il pubblico a scrivere il prossimo capitolo.

Laurence Billiet

Laurence (lei/lei) è co-fondatrice della casa di produzione General Strike. Nel 2001 ha fondato Lonely Planet Television ed è stata produttrice esecutiva di decine di programmi televisivi, tra cui Lonely Planet Six Degrees per Discovery. È stata la prima produttrice in assoluto ad aggiudicarsi commissioni originali dalla piattaforma digitale statunitense Hulu e da Current TV di Al Gore. Laurence ha anche prodotto esecutivamente centinaia di video online per Vice, i-D, Hulu, Babelgum, Facebook Live e YouTube. Dopo diversi anni all’estero, Laurence è tornata a Melbourne per fondare General Strike e si è dedicata alla regia dei film che produce. Il suo primo lungometraggio, FREEMAN, presentato in anteprima su ABC TV, è stato il documentario più visto del 2020 sulla TV australiana. Laurence ha ricevuto il prestigioso Betty Roland Award 2021 per la sceneggiatura ai NSW Premier Literary Awards e l’Australian Directors Guild Award 2021 per la migliore regia in un documentario di un’ora.

Rachael Antony

Rachael (lei/lei) è co-fondatrice di General Strike e capo sceneggiatrice dello studio. Rachael ha oltre 20 anni di esperienza come scrittrice e giornalista, avendo scritto per la televisione, il web e la carta stampata. Ha lavorato come scrittrice/ricercatrice per serie televisive come Lonely Planet Six Degrees (SBS, Discovery) e Family Footsteps (ABC). Ha sceneggiato e prodotto circa 100 cortometraggi, tra cui la serie Freewheelers, vincitrice del premio Webby. Ha trascorso diversi anni a Parigi, dove ha supervisionato la redazione e la community per l’app di notizie della Silicon Valley Flipboard e ha curato la copertura mediatica di eventi come gli attacchi terroristici di Parigi, i Mondiali di calcio e la COP 21. Più recentemente, ha lavorato come Script Editor per FREEMAN (ABC TV).

su Bob Brown

Come “Mandela e il Dalai Lama: una persona di grandissima integrità e coraggio, una persona che ha ispirato gli altri con il suo impegno durato una vita” – David Suzuki

Come una delle figure più riconosciute della politica australiana, il Dr. Bob Brown ha avuto un profondo impatto sul panorama culturale e politico australiano.

Come per Greta Thunberg, l’attivismo di Bob è iniziato con pochi, semplici e solitari atti di protesta che hanno contribuito a creare un movimento. È passato direttamente da una cella di prigione in Tasmania al Parlamento statale. Ha lottato per salvare l’ultimo fiume selvaggio della Tasmania, il Franklin, la natura incontaminata della Tasmania, e per fermare la miniera di carbone di Adani. Ha condotto campagne per i diritti degli indigeni, i diritti LGBT, i diritti dei rifugiati, il controllo delle armi, la responsabilità politica e contro l’impero di Murdoch. Lungo la strada è stato imprigionato, aggredito, minacciato e colpito a morte.

Instancabile attivista, ha co-fondato diverse organizzazioni con un focus ambientalista: la Wilderness Society, gli Australian Greens (uno dei primi partiti verdi al mondo), Bush Heritage Australia e la Bob Brown Foundation.

CITAZIONI DAI FILM DI BOB BROWN

“Il futuro sarà verde o non sarà” – Parlamento Federale, Discorso Inaugurale 1996
“E la domanda è: quando vedi che succede qualcosa di sbagliato, fai finta di niente?”
“Non c’è niente che un piccolo gruppo di persone non possa fare quando l’idea che sta sostenendo è giunta al suo momento.
“Questa è disobbedienza civile. È obbedienza alla natura.”

CRONOLOGIA

1944 – Bob Brown nasce nell’Australia rurale
1968 – si laurea in medicina all’Università di Sydney nel 1968
1976 – Mentre lavora come medico, lascia la medicina per guidare la campagna “Salviamo il fiume Franklin”.
1978 – Rischia il carcere e fa coming out in TV nazionale, diventando il primo tasmaniano a essere definito “omosessuale”.
1983 – Arrestato al Franklin River Blockade, trascorre 19 giorni in prigione; viene eletto al Parlamento statale come indipendente dei Verdi il giorno dopo il suo rilascio, diventando uno dei primi politici “Out” al mondo.
Anni ’80 – Protegge ampie zone selvagge, raddoppiando l’area della Tasmania, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, e si batte su questioni di giustizia sociale, tra cui il controllo delle armi e la riforma della legge sull’omosessualità.
1992 – Fonda i Verdi australiani, uno dei primi partiti verdi al mondo.
1996 – Eletto al Senato, dove rimane per 16 anni, portando i Verdi a detenere l’ago della bilancia del potere. Unico leader LGBTIQ+ di un partito politico, Bob si batte su questioni internazionali, sostenendo la causa del Dalai Lama per un Tibet libero e contro la guerra in Iraq.
2003 – Bob sfida il presidente degli Stati Uniti George Bush durante il discorso presidenziale al parlamento australiano, chiedendo il rilascio degli australiani detenuti a Guantanamo Bay.
2012 – Bob si dimette dal parlamento e fonda la Bob Brown Foundation, con cui si batte per le foreste, l’azione per il clima e il controllo indigeno dell’Amazzonia australiana: Tarkine/Takayna.
2013 – Guida la Sea Shepherd australiana mentre il Capitano Paul Watson è in esilio.
2023 – Ora 78enne, Bob rischia una condanna al carcere per essere stato arrestato per attivismo forestale.

Credits