Festival delle Biodiversità | Edizione 2011


Il primo premio della Categoria Doc. Italia è stato assegnato a A tutto Tonno di Antonio Bellia che racconta una delle pratiche di pesca più diffuse nel Mar Mediterraneo ma anche una delle più crudeli. La Giuria ha assegnato a Langhe doc. Storie di eretici nell’Italia deiCapannoni di Paolo Casalis la menzione speciale. Nel documentario il racconto di una porzione di territorio italiano, che diventa simbolo della resistenza a forme di sfruttamento intensivo delle risorse.

Per la Categoria Indigeni! Racconti di Dignità! ha vinto il primo premio Terras di Maya Da-Rin, un documentario sulla presenza e l’influenza della frontiera sulla vita delle persone che vivono tra il Brasile, la Colombia e il Perù. “Abbiamo giudicato meritevole del primo premio il racconto della regista Maya Da-Rin per la capacità di restituire la vita di frontiera e soprattutto le storie delle persone che su quella terra vivono” ha detto Lucas Caravia. Sempre dal Brasile il documentario che ha ricevuto la menzione speciale: Battle for Xingu di Iara Lee, che racconta l’importanza del fiume Xingu per la sopravvivenza di diecimila indigeni minacciata dalla costruzione di una diga, che il governo brasiliano porta avanti nonostante la resistenza della popolazione.

A Farmer’s Struggle di Zhao Liang vince nella sezione Terre Resistenti. Anche in questo film la storia della lotta di uomo inun’area colpita dalla desertificazione in Cina. All’uzbecko Dimitri Udovicki con Aral- Death of Sea la menzione speciale assieme ad Antonio Pacor per il documentario La Via Campesina in movimento.

“Abbiamo assegnato dei premi ma a vincere è la rassegna tutta, perché ogni documentario ha raccontato una realtà con intensità, restituendo testimonianze importanti e di qualità” – ha spiegato il presidente della Giuria, Italo Spinelli.

Ha vinto il Premio Bioversity The Man Who Stopped the Desert di Mark Dodd, l’incredibile storia di Yacouba Sawadogo, un contadino che da solo in Burkina Faso ha difeso la terra dall’avanzata del deserto piantando centinaia di alberi. Yacouba Sawadogo ha strenuamente evitato la tragedia ed è diventato un pioniere dell’agricoltura. “Abbiamo deciso di premiare The man who man stopped the desert” ha detto Jeremy Cherfas di Bioversity International – per il valore delle storia narrata, quella di un uomo coraggioso e visionario che ha salvato da solo la vita a centinaia di persone dell’Africa occidentale e per la modalità con la quale la storia è stata narrata”.

Giuria

Andrea D’Ambrosio nasce a Roccadaspide (Sa) il 19-3-1975. E’ laureato in cinematografia. Ha vinto insieme a Paolo e Vittorio Taviani il Premio Giacomo D’Onofrio 2009 nell’ambito del Laceno d’oro 2009.

Film

“A Thousand Suns” racconta la storia di Gamo Highlands nella Rift Valley e della particolare visione del mondo della popolazione della regione. Quest’area isolata è rimasta eccezionalmente intatta sia biologicamente che culturalmente. E’ una delle regioni rurali dell’Africa più popolose, eppure, la sua popolazione ha coltivato in modo sostenibile per 10,000 anni. Girato in Etiopia, a New York e in Kenya, il film descrive l’insostenibile senso di separazione dal mondo moderno e la superiorità della natura e come la visione interconnessa del mondo della gente di Gamo sia fondamentale per realizzare una sostenibilità a lungo termine sia per la regione che per il resto del mondo.

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Regia: Stephen Marshall
Produzione: Emmanuel Vaughan-Lee
Musica: H.Scott Salinas
Paese: Etiopia, New York, Kenya
Anno: 2009
Durata: 2′
Lingua: Inglese
Sottotitoli: Italiano
Durata: 27.33’

“A Thousand Suns” tells the story of the Gamo Highlands of the African Rift Valley and the unique worldview held by the people of the region. This isolated area has remained remarkably intact both biologically and culturally. It is one of the most densely populated rural regions of AFrica yet its people have been farming sustainably for 10,000 years. Shot in Ethiopia, New York and Kenya, the film explores the modern worlds untenable sense of separation from and superiority over nature and how the interconnected worldview of the Gamo people is fundamental in achieving long-term sustainability, both in the region and beyond.

Direction: Stephen Marshall
Production: Emmanuel Vaughan-Lee
Music: H.Scott Salinas
Country: Ethiopia, New York, Kenya
Year: 2009
Language: English
Subtitles: Italian
Duration: 27.33’

 

“Ciò che è oggi non è quello che era ieri né quello che sarà domani”. In questa frase la disperazione e rassegnazione degli ex pescatori di Muynaq, piccola cittadina sulle ex sponde del Lago di Aral. La città, ormai fantasma, e i suoi abitanti sono vittime di un inarrestabile disastro ambientale in atto ormai da decenni.

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Regia: Antonio Martino
Produzione:Videoinflussi produzioni, Antonio Martino, Claudio Mazzanti
Sceneggiatura: Antonio Martino
Fotografia: Antonio Martino
Suono: Antonio Martino
Musica:
Antonio Martino, Marco Pianges, Leonida Maria, Caterina Pettiti, Davide Severi
Paese: Uzbekistan
Anno: 2009
Durata: 2′
Lingua: italiano / karakalpako
Sottotitoli: Italiano
Durata: 14’20’

“That of today is not the same it was yesterday nor will it be the same tomorrow”. This phrase contains desperation and resignation of former fishermen of Muynaq, a small town on the banks of Aral Sea. The town, now just a phantom, and its inhabitants are victims of an uncontrollable environmental disaster lasting for decades.

Direction: Antonio Martino
Production: Videoinflussi produzioni, Antonio Martino, Claudio Mazzanti
Screenplay: Antonio Martino
Photography: Antonio Martino
Sound: Antonio Martino
Music: Antonio Martino, Marco Pianges, Leonida Maria, Caterina Pettiti, Davide Severi
Country: Uzbekistan
Year: 2009
Language: Italian/ Karakalpako
Subtitles: Italian
Duration: 14’20’

 

Videointervista a Francesco Terreri, giornalista economico, che ci svela i meccanismi che regolano la formazione dei prezzi dei prodotti agricoli ed illustra come caso quello del mercato del caffè.

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Regia: Diego Cutilli
Produzione: Mandacarù Onlus
Sceneggiatura: Diego Cutilli
Fotografia: Diego Cutilli, Rudy Concer
Musica: Orchextra Terrestre
Montaggio: Diego Cutilli
Paese: Etiopia/Italia
Anno: 2009
Lingua: italiano
Durata: 12′

A video interview with Francesco Terreri, a financial journalist, who unveils the secrets that govern the formation of agricultural products prices and illustrates it with a coffee market example.

Direction: Diego Cutilli
Production: Mandacarù Onlus
Screenplay: Diego Cutilli
Photography: Diego Cutilli, Rudy Concer
Music: Orchextra Terrestre
Montage: Diego Cutilli
Country: Ethiopia/Italy
Year: 2009
Language: Italian
Duration: 12′

 

Panocha è una pannocchia messicana che vive felicemente con un contadino e il suo maiale. Ma la scoperta dell’identità transgenica darà inizio a strane avventure: Panocha accetterà il suo destino già programmato?

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Regia: Irene Iborra / Eduard Puertas
Produzione: Citoplasmas / Veterinarios sin Fronteras
Sceneggiatura: Irene Iborra
Fotografia: Tobias Semmelman
Suono: Adrian Iborra / Lola Alted Quirante
Musica: Guachalá
Montaggio: Octavio Alonso / Eduard Puertas
Paese: Messico
Anno: 2008
Lingua: spagnolo
Sottotitoli: italiano
Durata: 5.30’

Panocha is a Mexican corn cob who lives happily with a farmer and his pig. But the discovery of his transgenic identity will trigger strange adventures: Will Panocha accept his scheduled destination?

Direction: Irene Iborra / Eduard Puertas
Production: Citoplasmas / Veterinarios sin Fronteras
Screenplay: Irene Iborra
Photography: Tobias Semmelman
Sound: Adrian Iborra / Lola Alted Quirante
Music: Guachalá
Montage: Octavio Alonso / Eduard Puertas
Country: Mexico
Year: 2008
Language: Spanish
Subtitles: Italian
Duration: 5.30’

 

Il Ladakh e l’Occidente, un gruppo di donne e tanti turisti. O meglio, tanti turisti e, in conseguenza, un gruppo di donne.
La Women’s Alliance of Ladakh nasce nel 1991 per preservare la cultura e l’agricoltura del Ladakh, regione indiana parte dello stato di Jammu e Kashmir, al confine tra Pakistan, India e Cina. Un deserto d’alta quota, sui 4500 m in media, che dal ’74 ha aperto le porte al turismo occidentale.
Un equilibrio precario con un ambiente difficile che le attività tradizionali della popolazione hanno permesso di mantenere nel corso dei secoli, e che oggi rischia di compromettersi a causa della modernità, delle abitudini e dei modelli che i visitatori contribuiscono a diffondere. Gli uomini abbandonano i campi per lavorare nell’esercito o nel turismo, i ragazzi per emulare uno stile di vita occidentale e le donne rimangono a casa con un carico di lavoro sproporzionato e un focolare domestico trascurato.

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Regia: Arianna Colliard
Produzione: Laboratorio Audiovisivi DAMS, Università degli Studi di Torino
Sceneggiatura: Arianna Colliard, Alberto Baracco
Fotografia: Arianna Colliard
Montaggio: Arianna Colliard, Alberto Baracco
Paese: Ladakh, Stato di Jammu, Kashmir, India
Anno: 2009
Lingua: ladakhi/inglese
Sottotitoli: italiano
Durata: 30′

Ladakh and the West, a group of women and many tourists. Or, better to say, many tourists and, as a consequence, a group of women.
Women’s Alliance of Ladakh was founded in 1991 to preserve the culture and agriculture of Ladakh, an Indian region which is a part of the state of Jammu and Kashmir, on the border of Pakistan, India and China. A desert, roughly at 4500 m above sea level, has been opened to western tourists since 1974.
Traditional activities of the population have helped to maintain a fragile balance of a difficult environment. Today this balance risks to fail because of modernity, habits and practices brought by visitors. Men abandon fields to work in the army or in tourism, youngsters to emulate western way of life and women stay at home with a disproportionate amount of work and neglected family hearth.

Direction: Arianna Colliard
Production: Laboratorio Audiovisivi DAMS, Università degli Studi di Torino
Screenplay: Arianna Colliard, Alberto Baracco
Photography: Arianna Colliard
Montage: Arianna Colliard, Alberto Baracco
Country: Ladakh, Stato di Jammu & Kashmir, India
Year: 2009
Language: Ladakhi/English
Subtitles: Italian
Duration: 30′

 

“The Story of Food” è un corto brioso, vivace e dall’andatura veloce, che vi farà pensare al malfunzionamento del nostro sistema alimentare. Vengono messi in evidenza la perdita del contatto con il vero e sano cibo e il lavoro di piccoli contadini che apprezzano la complessa relazione tra semi, terra, uomini e ambiente.

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Regia: Chris Mullington
Produzione: TV Factory for USC Canada
Sceneggiatura: Sheila Petzold
Musica: Edmund Eagan
Paese: il mondo
Anno: 2009
Lingua: inglese
Sottotitoli: italiano
Durata: 5.40’

The Story of Food is a playful, fast-paced animated short that will get you thinking about our broken food system. It reminds us of our lost connection with real and healthy food, and the work of small scale farmers around the world who appreciate the complex relationship between seeds, soil, people and the environment.

Direction: Chris Mullington
Production: TV Factory for USC Canada
Screenplay: Sheila Petzold
Music: Edmund Eagan
Country: the world
Year: 2009
Language: English
Subtitles: Italian
Duration: 5.40’

 

C’era una volta un bellissimo paesino con tantissimi alberi. La gente viveva una vita felice, immersa nella natura incontaminata. Un giorno, suonando il flauto, arrivo’ un ragazzo che la gente non aveva mai visto prima. Gli abitanti, incuriositi dal flauto, chiesero al ragazzo come lo avesse fatto. E lui, indico un albero.

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Regia: Sojin-Lee, Sunghoon-Choi, Sujee-Choi
Produzione: Sojin-Lee, Sunghoon-Choi, Sujee-Choi
Montaggio: Sojin-Lee, Sunghoon-Choi, Sujee-Choi
Paese: Korea
Anno: 2008
Lingua: muto
Durata: 9.44’

There was a beautiful villiage with hundreds of trees. People there were living happy lives enjoying beautiful nature. One day a boy in the villaige was coming along playing a flute people have never seen before. Villiagers were curious about how the boy made it, and he pointed one of the trees.

Direction: Sojin-Lee, Sunghoon-Choi, Sujee-Choi
Production: Sojin-Lee, Sunghoon-Choi, Sujee-Choi
Montage: Sojin-Lee, Sunghoon-Choi, Sujee-Choi
Country: Korea
Year: 2008
Language: no
Duration: 9.44’

 

L’agricoltura industriale e la filiera della grande distribuzione. Una riflessione sulle conseguenze e uno stimolo verso un prezzo giusto, per tutti. per la terra, per l’alimentazione, per la cultura.

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Regia: Giuseppe Aliprandi
Produzione: Biorekk Padova
Sceneggiatura: Giuseppe Aliprandi
Fotografia: Giuseppe Aliprandi
Suono: Giuseppe Aliprandi
Musica: Mike Warren
Montaggio: Giuseppe Aliprandi/Valentina Cesari
Paese: Italia
Anno: 2009
Lingua: italiano
Durata: 10’

Industrial agriculture is one of the components in the chain of distribution. An observation of the consequences and an encouragement for a fair price. For everyone, for the Earth, for alimentation and culture.

Direction: Giuseppe Aliprandi
Production: Biorekk Padova
Screenplay: Giuseppe Aliprandi
Photography: Giuseppe Aliprandi
Sound: Giuseppe Aliprandi
Music: Mike Warren
Montage: Giuseppe Aliprandi/Valentina Cesari
Country: Italy
Year: 2009
Language: Italian
Duration: 10’