Piccole aragoste crescono

di Francesco Cabras, A. Molinari · Italia · 2014 · 30' · IN CONCORSO · Festival delle Terre

sabato 18 Ottobre 2014
17.40
Nuovo Cinema Aquila

Questa è la storia di un piccolo miracolo ambientale avvenuto nel mare della Sardegna. Protagonista Gianni Usai, un passato in FIAT Mirafiori dove partecipa alle lotte politiche degli anni Settanta. Alla vigilia della marcia dei quarantamila però abbandona Torino e torna in Sardegna per fare il pescatore. Lì metterà in piedi, insieme ai piccoli pescatori di Su Pallosu, una cooperativa dedicata principalmente alla pesca delle aragoste. La scommessa è impegnativa: provare a vivere del mare, senza ucciderlo.

Così, negli anni ’90 insieme al Professor Angelo Cau, avvia con l’Università di Cagliari il primo progetto di ripopolamento sostenibile dell’aragosta rossa nel Mediterraneo. Un’inedita sinergia fra scienza e territorio, tra teoria e pratica, che produce risultati sorprendenti: 550% di incremento della biomassa delle aragoste a Su Pallosu. Il progetto allora si espande e nascono nuove zone di ripopolamento in altre 13 aree della Sardegna.

“Alla fine degli anni Novanta – racconta Gianni Usai – ci siamo resi conto che eravamo vicini all’estinzione delle aragoste, soprattutto a causa della pesca a strascico e anche perché molti pescatori non rispettavano le taglie minime delle aragoste. Da circa 13 tonnellate di aragoste l’anno eravamo arrivati a pescarne una soltanto. Così, abbiamo avviato questo esperimento di ripopolamento, grazie al sostegno del ministero e all’aiuto dell’Università di Cagliari. Ora, i nostri pescatori stanno finalmente capendo che da predatori si può diventare agricoltori del mare”. Questo documentario attraverso un linguaggio visuale non istituzionale ne’ accademico vuole raccontare che se la pesca viene affidata a chi sa prendersi cura del mare, può realmente essere sostenibile e offrire un futuro anche occupazionale.

di Francesco Cabras è Francesco Cabras è un regista e fotografo italiano. Inizia a fotografare e stampare in camera oscura a undici anni. A venti, insieme alla laurea in psicologia inizia a lavorare come giornalista e fotografo di viaggio, ambiente, musica rock e cinema per molte testate italiane (L’Europeo, L’Espresso, Avvenimenti, D-Donna, Isole, Linus, Rock Magazine, Tuttifrutti ecc..) trascorre lunghi periodi in Asia realizzando reportages, lavorando come guida di viaggio e occupandosi di turismo sostenibile. Realizza come fotografo e regista campagne umanitarie per le ONG ‘Un Ponte per Baghdad’, ‘Terres des Hommes’, e per l’Ifad. Copertine di dischi (Al Di Meola, Sergio Cammariere, Nada, Claudio Lolli, Andrea Parodi, Luca Madonia ecc). Espone in mostre personali e con il collettivo ‘Massagrigia’ (dettagli mostre in coda). Come inviato per Greenpeace si imbarca più volte sulle navi dell’associazione ambientalista documentando campagne e azioni. E’ co-autore di guide su India, Amsterdam e Birmania. Nel ’96 riesce a intervistare il futuro premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi agli arresti domiciliari a Rangoon. La sua favola ‘L’isola della Quorina’ vince il premio letterario internazionale Andersen e viene pubblicata nell’edizione speciale delle agende Moleskine dedicata a Bruce Chatwin. Più recentemente è autore di un capitolo del volume di Eleonora Bagarotti ‘Tommy, The Who’ Noreply edizioni.

Tra i documentari lungometraggi ‘The Big Question’ viene prodotto da Mel Gibson e distribuito nei cinema statunitensi da ThinkFilm attraverso l’agente di Michael Moore Andrew Herwitz diventando il primo documentario lungometraggio distribuito nei cinema Usa. Ha realizzato programmi e documentari per la RAI e la Sette tra cui ‘LeggerMente’ in co-regia con Mario Balsamo, e due episodi monografici di ‘Sfera’ sull’India. Sempre con Molinari dirige per CULT TV di Sky un ciclo di opere di visual art, tra questi ‘Paleoliche’ vince il festival di Festarte includendo Francesco Cabras in ‘Young Blood’, la pubblicazione dei talenti italiani premiati nel mondo, l’opera viene utilizzata da Greenpeace per la campagna nazionale pro-energia eolica. Un altro ciclo di videoarte, ‘Gente che conta’, viene inserito nel Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato e nella retrospettiva ‘La via sperimentale del cinema italiano’ nella 49° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro. Dirige la messa in scena teatrale e video opera ‘Terracuzatò’ per il Teatro Lirico di Cagliari con la cantante Noa e Andrea Parodi. Realizza per Al-Arabiya una serie di documentari sul Kurdistan iracheno e sulla Sardegna. Di più recente uscita, ‘The Akram Tree’ , un documentario sul coreografo Akram Khan e, ‘Morocco Fantasia’, sul chitarrista Al Di Meola.

Alessandro Molinari  è produttore, sceneggiatore e regista di cortometraggi e documentari. Debutta nel 1988 nel cortometraggio Un bel dì vedremo di Vito Zagarrio. Nel 1998 partecipa al film di successo “Simpatici & antipatici” di Christian De Sica. Ha interpretato, fra gli altri, i ruoli di Ricky Simone in Il bello delle donne (2001), il maggiore Quinto nella fiction L’uomo sbagliato (2005), Massimo nella miniserie Zodiaco (2008), ed Achille Gandolfin in Il sangue e la rosa (2008). Nel 2010 ha una parte in Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi. Nel 2013 ha interpretato l’alpinista Riccardo Cassin nella fiction di RaiUno “K2 – La montagna degli italiani”.